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Immagine del redattoreSara Testa

Si è conclusa la prima edizione di FLOWING

Aggiornamento: 24 ott

Progettare per mesi interfacciandosi con persone, fornitori, insegnanti, sponsor è complesso e stancante, lo ammetto.

Ecco perchè ho voluto che la prima edizione di Flowing fosse con "solo" 20 persone.

Dico "solo" perchè alla fine le iscrizioni le abbiamo chiuse prima, ma quando mi ero imposta questo obiettivo pensavo sarebbe stato difficile da raggiungere.


Prima di tutto perchè era la prima volta che organizzavo un evento e in secondo luogo l'idea che avevo in mente era quella di creare un evento diverso dal solito in cui volevo unire persone che arrivano da discipline sportive molto diverse tra loro e, diciamolo apertamente, quando si è appassionati in qualcosa non è così immediato pensare di passare metà del proprio tempo in una domenica, pagando tra l'altro, per fare qualcosa che non si conosce (Core Flow e Laboratorio Olfattivo) e magari opposto alla disciplina che si pratica abitualmente (mi riferisco a chi fa palestra, pesi, workout, corsa, ecc e chi invece pratica yoga, meditazione, visualizzione, ecc).


Quello che inizialmente mi sembrava un caos di cose da mettere in fila, mano a mano che la data si avvicinava, diventava sempre più chiaro e lineare: forse anche troppo.

Sono della bilancia e ho avuto più di una volta il pensiero che "forse" fosse tutto perfetto tanto da nascondermi qualche brutta sorpresa.

Brutte sorprese non ci sono state ( e questa è fortuna), ma inconvenienti sì.

Ma alla fine, come sempre, quello che fa davvero la differenza sono le persone.


Ho avuto il grande onore di avere nel team (e vado in ordine di apparizione) Valentina Barbieri, Martina Manna, Valentina Borrelli e Sara Usai: tutte professioniste in quello che fanno, ma soprattutto donne di cuore, allegre, propositive e che amano condividere non solo il loro lavoro, ma il loro tempo, i loro spazi, le loro storie.


E tutto questo voler far parte di un team ha portato a creare un ambiente carico di energia, sicuro, caldo tanto che chi ha partecipato si è divertito, si è lasciato andare, ha scoperto cose nuove, ha avuto modo di abbracciare ed essere abbracciato, si è ritrovato e rigenerato.


Ma soprattutto si è lasciato trasportare.


E' stato un vero e proprio flow: un fluire tra stati energetici, mentali e fisici dove si poteva cogliere in quale disciplina ogni partecipante si sentisse a proprio agio e allo stesso tempo di come si sono messi in gioco in situazioni nuove lasciandosi guidare dalle insegnanti nello scoprire che, in fondo, tutto quello che facciamo è una fusione tra mente e corpo.


Il "grazie" di moltissimi per aver avuto modo di provare questo fluire tra uno stato e l'altro, questa concreta fusione tra dentro e fuori, per noi, per me è stato il regalo più bello.


Ora non resta che pensare alla prossima edizione e chissà, magari con qualche ospite in più.

Grazie ancora a tutti!


Vi un video delle foto scattate da Martina Marzella.







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